BUDGET E PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Obiettivo fondamentale e generalizzato di tutte le aziende è il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario nel medio/lungo periodo.
Se il budget è lo strumento di programmazione annuale che si applica all’equilibrio di breve periodo, la pianificazione strategica ha lo stesso scopo ma si riferisce ad un periodo più lungo (solitamente da tre a cinque anni), verificando il raggiungimento dello stato di equilibrio della gestione nel periodo medio/lungo.
In entrambi i casi, ciò che conta è appunto l’equilibrio di costi e ricavi e dei flussi finanziari.
La pianificazione strategica è necessaria poiché può accadere che, pur in presenza di un esercizio chiuso favorevolmente, l’azienda non sia in grado di replicare lo stesso risultato negli anni successivi: la condizione di equilibrio di breve periodo non è di per sé garanzia del conseguimento di quello di medio/lungo periodo, essendo difficile trasferire nel budget annuale i parametri del controllo strategico che si riferiscono a scadenze pluriennali.
Spesso inoltre molte decisioni aziendali vengono prese nell’ottica del miglioramento immediato dei risultati, compromettendo in parte rilevante quelli di lungo periodo: il motivo di questo comportamento del management può essere causato da un’errata interpretazione degli obiettivi aziendali, oppure da una sbagliata espressione della MBO.
La crescita dell’azienda in termini di dimensioni, mercati e organizzazione deve avvenire in maniera armoniosa e bilanciata, e ciascuna fase di sviluppo deve risultare finanziariamente sostenibile: la successione dei flussi deve risultare coerente con l’insieme di investimenti, con le aspettative di remunerazione del capitale e con le esigenze di evoluzione tecnologica.
La pianificazione strategica, avendo come orizzonte temporale un periodo di tre-cinque anni e dovendo prevedere anche le condizioni di ambiente e mercato, deve essere soggetta a periodici aggiornamenti, rimodulando eventualmente gli altri parametri contenuti nel piano.
Un’opzione prevede l’elaborazione di un periodo supplementare di previsione al termine di ogni anno, in modo che l’orizzonte della pianificazione sia sempre della lunghezza desiderata.