I KPI
I KPI, acronimo di Key Performance Indicator, sono indici che esprimono in modo sintetico la prestazione di un’attività o di un processo: possono essere costruiti ad hoc sulla base delle singole esigenze aziendali e devono tendere ad un valore che rappresenta l’obiettivo da raggiungere.
Espressi in forma numerica, vanno misurati periodicamente e possono essere applicati ad ogni settore di attività: vanno scelti in un’ottica di lungo periodo per poter essere confrontati con i valori storici e per valutarne i progressi.
I KPI finanziari, legati a valutazioni economico-gestionali, sono riservati all’alta direzione e risultano costruiti in maniera univoca.
I KPI di processo e di produzione, legati alle attività gestionali ed all’attività produttiva, sono dedicati ai managers operativi e sono variamente configurati in funzione dell’oggetto di analisi.
Tra i KPI più comunemente utilizzati ricordiamo i seguenti:
KPI FINANZIARI
– MOL o Margine Operativo Lordo: è uno dei principali indicatori di redditività;
– ROI (Return On Investment): esprime il rendimento del capitale investito nell’azienda;
– ROE (Return On Equity): misura la redditività del capitale proprio;
– DSCR (Debt Service Coverage Ratio): illustra la sostenibilità finanziaria del debito aziendale;
– EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indica la redditività al netto delle poste finanziarie, fiscali e non monetarie;
– EBIT (Earnings Before Interest and Taxes): non esclude gli ammortamenti;
– NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) o reddito operativo al netto delle imposte (reddito netto dell’attività caratteristica);
– FCFO (Free Cash Flow from Operation) o flusso di cassa operativo generato dalla gestione tipica;
– OVERDUE: è lo scaduto applicato a crediti e debiti delle varie categorie.
KPI PATRIMONIALI
– CCN (Capitale Circolante Netto): differenza tra attività e passività correnti, misura la capacità di gestire l’attività operativa corrente d’impresa;
– PFN (Posizione Finanziaria Netta): esprime l’ammontare dei debiti finanziari al netto delle attività liquide;
– INDICE DI LIQUIDITA’: è il rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine.
– INDICE DI COPERTURA: esprime la sicurezza patrimoniale del capitale prestato alla società.
KPI AREA PRODUZIONE
– EFFICIENZA;
– QUALITA’;
– SATURAZIONE DEGLI IMPIANTI;
– MANODOPERA TOTALE IMPIEGATA;
– PRODUTTIVITA’ DEGLI IMPIANTI;
– PRODUTTIVITA’ DELLA MANODOPERA.
KPI AREA MARKETING E VENDITE
– FATTURATO SVILUPPATO;
– TASSO DI CONVERSIONE;
– NUOVI CLIENTI Vs. CLIENTI TOTALI;
– MIX DEI PRODOTTI/SERVIZI VENDUTI;
– VALORE MEDIO PER FATTURA;
– REDDITIVITA’ PER CLIENTE.
KPI AREA LOGISTICA E TRASPORTI
– PUNTUALITA’ DELLE CONSEGNE;
– TEMPI DI RESA;
– TASSO DI UTILIZZO DELLA FLOTTA;
– TASSO DI OCCUPAZIONE DEL MAGAZZINO;
– COSTO UNITARIO DI STOCCAGGIO;
– INDICE DI ROTAZIONE DELLE SCORTE;
– GIACENZA MEDIA.
I KPI, specialmente quelli che si riferiscono ai processi, non hanno la stessa valenza per tutte le aziende: ognuna necessita infatti di indicatori specifici in funzione del proprio modello di business e dalla propria organizzazione.
Non esiste quindi una regola per determinare il numero di KPI che un’azienda dovrebbe monitorare: solitamente il loro numero è compreso tra 5 e 10 (un numero superiore potrebbe risultare dispersivo), ma la cosa veramente importante è sceglierli con cura tra quelli che sono critici per il successo dell’attività.